LA POLITICA > VERSO IL VOTO
Zubbani lancia Spediacci: è lui il nostro candidato
Il sindaco: nessuno strappo con i socialisti, condivido da mesi il suo percorso.
«Dal Pd carrarese un tentativo nemmeno troppo velato di trovare alleanze»
«Gianenrico Spediacci è il candidato del partito socialista, sia che si vada a un tavolo della coalizione per una scelta condivisa sia che, come noi chiediamo da tempo, si facciano le primarie. È sinceramente poco credibile il tentativo di una parte del Pd locale di saltare il banco e cercare nuove alleanze, soprattutto dopo aver predicato la discontinuità».
Parla il sindaco (e segretario provinciale socialista) Angelo Zubbani e lancia, per la prima volta ufficialmente, la candidatura di Spediacci alla corsa per la poltrona di sindaco. Sindaco Zubbani perché non era presente all’iniziativa di Rinascita? «Ci terrei a fare chiarezza in proposito. Avrei partecipato volentieri, ma le mie condizioni di salute non me lo hanno permesso. Avevo sentito comunque Spediacci e glielo avevo comunicato». Qual’è la posizione di Spediacci rispetto al partito socialista? «Anche qui mettiamo dei punti fermi: nessuno strappo. Dallo scorso settembre avevo condiviso con Spediacci il suo percorso, spiegandogli anche che una associazione per essere credibile non deve essere sovrapposta a un partito ma avere un respiro più ampio. Credo che la storia di Rinascita stia dimostrando proprio questo». Un giudizio sui rappresentanti del Pd in prima fila alla Camera di Commercio? «Anche su questo ci tengo a essere chiaro: la presenza dei rappresentanti del Pd all’iniziativa di Spediacci sembra una plastica rappresentazione del fatto che con le fughe in avanti non si arriva da nessuna parte, semmai ci si mette nell’angolo». «Credo – continua il sindaco – si tratti di un tentativo non troppo velato di guardarsi intorno in cerca di alleanze, in sostanza l’atteggiamento è quello che se salta il banco ci siamo anche noi». Ma Spediacci è in continuità o discontinuità con la sua amministrazione? «Ecco un’altra cosa da chiarire. Spediacci è uno dei figli di questa amministrazione e per dieci anni è stato un ottimo presidente di Amia. Ma, allo stesso tempo, in modo intelligente, non disconosce il passato, piuttosto cerca di proporre un programma di governo della città più innovativo prendendo esempio anche da altre esperienze di amministrazione come è avvenuto durante la prima iniziativa pubblica alla Camera di Commercio». «Per quel che riguarda infine, e una volta per tutte – prosegue – il discorso della discontinuità posso affermare che parte della seconda legislatura è stata segnata da difficoltà e ritardi, di cui ci siamo sempre assunti le responsabilità. Ma c’è stato anche, da più parti ed è ancora in corso il tentativo di non valorizzare le cose che invece sono state fatte». L’ultima domanda è d’obbligo: primarie sì o primarie no? «Sono mesi che come partito socialista abbiamo chiesto le primarie. Prima ci sono state negate, con arroganza, dalla dirigenza del Pd locale, e ora leggo che anche il commissario del partito democratico non sarebbe d’accordo. Naturalmente aspettiamo il tavolo della coalizione ma intanto è bene ribadire che i socialisti sono per le primarie e, in questo caso, il nome del nostro candidato sarà quello di Gianenrico Spediacci. Ma anche se si arriverà alla scelta del candidato condiviso il nostro nome sul tavolo resterà quello di Spediacci. Perché lo ribadisco, è un socialista e la sua associazione non si sovrappone e non è uno strappo con il nostro partito».
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