Il Tirreno, domenica 19 febbraio 2017
Coalizione, Spediacci fa un passo indietro
Il PSI si ricompatta e lancia il presidente di Amia come candidato alle primarie. Anselmi: il percorso termina a metà marzo.
Il centrosinistra prova a ricompattarsi. E dopo il passo indietro (obbligato) di Andrea Vannucci, candidato alla poltrona di sindaco dal Pd comunale di Carrara, arriva quello del socialista Gianenrico Spediacci che, nell’ultima riunione ha ricucito lo strappo con il partito.
E adesso anche i tempi, quelli che detteranno la scelta del candidato sembrano davvero strettissimi. Almeno quelli che detteranno la scelta del percorso: fra le primarie, che comunque rimangono una ipotesi ancora aperta, e il candidato condiviso su cui far convergere i voti della coalizione.
È in programma infatti per martedì, alle 18 in via Groppini, la riunione con il commissario del Pd Gianni Anselmi che servirà a fare il punto della situazione. Anche se proprio l’ex sindaco di Piombino preferisce non sbilanciarsi sulla tabella di marcia: «la selezione delle candidature sarà l’epilogo di un percorso fatto sui contenuti e insieme alla città. Se ne parlerà a metà marzo, e visto che si andrà al voto l’11 giugno i tempi per la campagna elettorale ci sono tutti».
Passo indietro di Spediacci: ricucito lo strappo con il Psi. Ma procediamo con ordine. Cominciando dalla ritrovata compattezza nelle fila del partito socialista dopo lo scarto in avanti del presidente di Amia, Gianenrico Spediacci e della sua lista Rinascita. La “resa dei conti”, anche se in realtà si è trattato di un incontro fiume dai toni mai accesi ma molto pacati, è avvenuta nella direzione del partito a cui ha partecipato, in veste di segretario provinciale, anche il sindaco Angelo Zubbani. I socialisti hanno ribadito la linea, da loro portata avanti senza ripensamenti fin dal mese di settembre, si scegliere il candidato sindaco della coalizione di centro sinistra attraverso lo strumento delle primarie.
In quel caso – visto che i tempi tecnici per le consultazioni ci sarebbero ancora tutti – il candidato sarà Gianenrico Spediacci, nome su cui tutto il partito si è allineato. Qualora invece si percorresse la strada del candidato condiviso, senza passare per le primarie, i socialisti sono pronti al confronto – costruttivo – con il resto della coalizione. Senza fughe in avanti e senza imposizioni.
Il commissario del Pd: lavoriamo sui contenuti. Gianni Anselmi continua a dirlo da quando è arrivato in via Groppini. «Non parliamo di nomi, ma lavoriamo sui contenuti: adesso la cosa importante è trovare una connessione forte con la città». E quindi nessun toto nome, ma, da parte del commissario, una serie di incontri messi già in agenda proprio su Carrara anche nella giornata di domani e nella mattinata di martedì.
Per quel che riguarda la scelta del percorso, anche se Anselmi non si è mai espresso in maniera diretta, sembra invece definitivamente tramontato quello delle primarie: il commissario ha parlato di metà marzo per la selezione delle candidature, quando cioè i termini per le consultazioni di coalizione sarebbero già scaduti.
Il toto nomi: ecco chi è in pole position. Nessuno, ufficialmente, vuole parlare di nomi. Ma in realtà, soprattutto in queste ore, circolano con insistenza quelli su cui potrebbe confluire il percorso, a questo punto interno, della coalizione per la sfida elettorale dell’11 giugno. Torna quindi con insistenza il nome di Margherita Dogliani imprenditrice molto impegnata nella società civile che, interpellata direttamente dichiara: «Ho avuto alcuni contatti ma, per il momento visto il caos che sta attraversando la politica, a tutti i livelli, preferisco che più di nomi si parli di contenuti e programmi». Gli altri nomi che circolano sono quello della imprenditrice Brunella Devoti e quello lanciato già da tempo dell’avvocatessa Cristina Carcelli. L’otusider potrebbe essere Cirillo Orlandi un candidato di spessore su cui potrebbe convergere il percorso avviato dalla coalizione di centrosinistra.
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