Rinascita (Spediacci): servono primarie
Pd, controricorso e grandi manovre
CARRARA La minoranza del Pd carrarese non molla e dopo essersi vista respingere il ricorso sulle modalità di selezione del candidato sindaco da parte della commissione provinciale di garanzia, porta il caso all’attenzione del garante regionale.
Il nuovo “ricorso” sarà formalizzato nella giornata di oggi e porterà la diatriba sulla nomina dell’aspirante sindaco democratico sul tavolo di Agostino Fragai, presidente della commissione di garanzia regionale. I ricorrenti hanno deciso dunque di andare fino in fondo anche perché, dicono, gli organismi provinciali non sono entrati nel merito delle obiezioni sollevate ma si sono limitati a sancire la correttezza nello svolgimento dell’assemblea che ha scartato sia l’ipotesi delle primarie, sia quelle di una condivisione della nomina con gli alleati.
Il riferimento è alla riunione con cui a fine novembre l’assemblea di Via Groppini ha deciso di selezionare il candidato sindaco con un percorso tutto interno al Pd. Il garante provinciale, ha stabilito che quella riunione è stata per così dire “regolare” ma non è intervenuto sull’ordine del giorno, ovvero “presentazione e metodo di selezione delle candidature”, proprio quello che la minoranza voleva contestare sulla base dell’articolo 18 dello Statuto. Non è detto però che a determinare le sorti della nomina sia davvero la commissione di garanzia. Sì perché in queste ore, sarebbe in corso una fitta trattativa per ricucire le fila dei democratici, fermare la battaglia dei ricorsi e trovare una soluzione condivisa in grado di mettere d’accordo non solo le varie anime di via Groppini ma anche gli alleati. Si tratta ovviamente di indiscrezioni ma su questo asse starebbero lavorando non solo i vertici del Pd regionale ma anche il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi. Insomma prima del verdetto del garante regionale, a risolvere il caso primarie, potrebbe arrivare qualche segnale di pace in grado di cambiare, ancora una volta, le sorti di una campagna elettorale non ancora iniziata eppure già così movimentata. Sempre che Andrea Vannucci faccia un passo indietro; e non è detto.
Il fermento comunque è davvero notevole.
E così anche l’Associazione Rinascita, di cui è coordinatore Gianenrico Spediacci si sta muovendo. Si è riunito infatti il Consiglio direttivo dell’Associazione, che ha ribadito con decisione che «l’Associazione intende diventare un punto di incontro e di discussione per tutti quei cittadini che vogliano offrire un contributo fattivo alla realizzazione di proposte concrete e realizzabili per lo sviluppo della loro città; un miglioramento che, mettendo al centro del progetto la persona, sia incentrato espressamente sulla qualità della vita.
La creazione di un laboratorio delle idee attraverso l’attivazione di tavoli tematici dove poter analizzare e discutere le diverse realtà che le nostre città vivono, studiando e proponendo insieme quelle soluzioni che possano diventare lo strumento operativo per un reale miglioramento del tessuto territoriale». E si aggiunge: «Con queste premesse, i soci ritengono indispensabile che la scelta di un candidato sindaco scaturisca da un confronto tra i cittadini attraverso strumenti di democrazia partecipativa quali lo svolgimento di elezioni primarie che possano favorire il confronto fra tutti coloro che intendono impegnarsi per costruire un futuro di sviluppo alla città. Anche sotto questo aspetto si rimarca l’importanza dell’Assemblea pubblica che si terrà il prossimo venerdì 3 febbraio che sarà l’occasione per discutere di temi fondamentale importanza per la città». L’impressione è quindi che Spediacci punti a sfidare Vannucci alle primarie. O alla fine chissà, entrambi potrebbero correre da soli…
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