Articolo Primo: coalizione addio, stiamo con Spediacci
Bergitto: la nostra scelta legata ai temi e al metodo di lavoro
Vinchesi: la città ha bisogno di qualcuno che le voglia bene
CARRARA Articolo Primo sceglie Gianenrico Spediacci e abbandona la coalizione: «La nostra scelta -spiega Giuseppe Bergitto, consigliere comunale del gruppo misto-Articolo Primo- è dovuta ai temi e alla metodologia messi in campo in campagna elettorale con l’assenza delle primarie e con l’assenza di un nome condiviso, dato che noi avevamo fatto il nome di Spediacci ma ci fermarono subito con un no: praticamente spingendoci fuori».
Si dividono così le strade delle forze di coalizione che oggi sostengono la giunta arrivata ormai, mancando solo circa 80 giorni alle elezioni amministrative, quasi a fine corsa, con Articolo Primo che decide di intraprendere il percorso del «Civismo progressista, per sottolineare un’appartenenza al centrosinistra che riteniamo sempre la nostra casa» come precisa Luca Vinchesi, coordinatore di Articolo Primo.
Gianenrico Spediacci parla di matrimonio le cui basi erano già state gettate da tempo attraverso un confronto iniziato alcuni mesi fa, che aveva messo in evidenza una visione simile sul futuro della città. Torna quindi a essere la questione Primarie il punto di snodo e lo spartiacque tra le forze politiche del centrosinistra. «L’uscita dalla coalizione non è stata una scelta semplice-sottolinea Vinchesi- ma sicuramente opportuna: fummo i primi a chiedere alla maggioranza il ricorso alle Primarie continuando a chiederle anche dopo il commissariamento, perché era quello che ci chiedeva la città, ma purtroppo ci hanno fatto capire che non c’erano le condizioni: allora individuammo in Spediacci la figura migliore per Carrara e per il Centrosinistra da proporre alle altre forze della maggioranza». Ma di fronte all’ennesimo rifiuto da parte delle forze alleate e dovendo scegliere tra restare e accettare il candidato proposto con un “obbedisco” oppure lasciare la coalizione e abbracciare il progetto proposto da Spediacci».
«Carrara ha bisogno di qualcuno che le voglia bene e sono già pronti i tavoli di lavoro per proseguire lo sviluppo del programma: noi ci siamo-afferma con slancio il coordinatore di Articolo Primo che parla anche di pressioni subite per dissuadere l’associazione da questa scelta ma che ribadisce-la nostra azione è lontana dai partiti e vuole rappresentare chi non si riconosce in loro e nel M5S». Tavoli di lavoro quindi che verranno implementati e coordinati con il programma di Articolo Primo, nato attraverso un dialogo con la città e tenuto aperto grazie ai 5 gazebi presenti ogni fine settimana negli ultimi 4 mesi. Giuseppe Bergitto, che fino al 2015, anno di nascita di Articolo Primo, ha ricoperto la carica di capogruppo di Carrara Futura, la lista che sosteneva Zubbani alle ultime elezioni e che successivamente è stato uno dei coordinatori della campagna elettorale che portò Giacomo Bugliani al seggio regionale, rivendica la libertà di decisione che ha sempre contraddistinto il suo percorso politico: «Fu proprio la vittoria di Bugliani a scardinare il sistema in essere, determinando questa confusione che oggi vediamo all’interno del Pd e del Psi e che rappresenta la prima tappa del mio percorso portato avanti dal 2012 fino a oggi con linearità: Zubbani e Bugliani, al di là della mia stima personale, a mio avviso sono rimasti imbrigliati dalla farraginosità dei partiti e da interessi regionali e nazionali, non strettamente legati alla città».
Nel frattempo comunque il consigliere di Articolo Primo assicura che porterà avanti con responsabilità gli impegni che gli competono in qualità di membro della maggioranza:aSe il bilancio si indirizzerà verso l’abbassamento della pressione fiscale ai cittadini, lo voterò-sostiene Bergitto- e per quanto riguarda gli agri marmiferi, se si manterrà quanto deciso nelle riunioni di maggioranza e in commissione voterò il regolamento sugli agri marmiferi».
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