Spediacci: «Anselmi mi aveva proposto di fare il vice sindaco e poi parla di ticket Boggi si informi»
«SE NON avesse tanto astio nei miei confronti dichiarato pubblicamente, il commissario del Pd di Carrara Gianni Anselmi si renderebbe conto di come le sue parole “Al di là dei 60 anni non avrei candidato Spediacci nemmeno se fosse stato del
Pd” rendano evidente quello che già tutti sapevano: non c’è da parte di Anselmi nessuna voglia di unire e le “consultazioni” non servono a nulla». Lo sostiene Gianenrico Spediacci, candidato a sindaco con la lista civica Rinascita. «Ho detto “voglia”, ma forse dovrei parlare di “capacità”. Anselmi – osserva Spediacci – ha fatto implodere il partito, diviso come mai; ha perso per strada liste importanti per la teorica coalizione; ha proposto candidati improbabili e di volta in volta bruciati senza ritegno.
Ha chiesto a me di seguirlo offrendomi la poltrona di vice sindaco e importanti incarichi per i rappresentanti di lista e poi scrive che non accetta “ticket”. In questa sarabanda di menzogne interviene anche un certo Boggi che dà la stupenda notizia che non si candiderà e afferma che “le liste civiche sono per un paesone” dimenticando che a Viareggio ha vinto una lista civica, come succederà a Carrara. Boggi è uno che in 5 anni di consiglio comunale a non ha nemmeno imparato che le buche non le ripara l’Amia, azienda che presiedo ma il Comune direttamente e che la municipalizzata più
importante del Comune non si limita certo a “cambiare le lampadine”. Gli attacchi personali e scomposti di cui sono fatto oggetto da questi signori, mi rendono ancora più orgoglioso di avere accolto la proposta della gente comune candidandomi a sindaco. Sperando che la campagna elettorale si incentri sui grandi temi della città piuttosto che su offese personali che non fanno che evidenziare la disperazione di chi non ha argomenti per coagulare e convincere i cittadini».
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